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Obiettivi del progetto
La pandemia da Sars-cov-2 ha rappresentato una sfida senza precedenti per la logistica che ha giocato un ruolo fondamentale nella gestione della supply chain degli strumenti fondamentali per gestire l’emergenza: medicine, dispositivi medici, vaccini, kit di test, dispositivi di protezione individuale.
Mantenere in funzione una catena di distribuzione veloce ed efficace per garantire la consegna delle forniture sanitarie essenziali ha fornito lezioni preziose per il presente e il futuro, di cui è necessario fare tesoro per l’organizzazione quotidiana del settore ma anche per far fronte a future emergenze.
Come sottolineato dal Documento Strategico Unitario per la Consultazione con il partenariato regionale della Regione Piemonte, lo sviluppo della vocazione logistica è un asset fondamentale per i nostri territori. Si tratta di un settore in piena fase di evoluzione e tra quelli che mostrano un maggior incremento di assunzioni in termini relativi, basti pensare al crescente ruolo dell’e-commerce e delle sue piattaforme logistiche di appoggio, accelerato dall’emergenza pandemica. Le nuove tendenze indicano la necessità di nuovi magazzini di stoccaggio merci o dell’ampliamento dei magazzini esistenti, anche di piccole dimensioni e siti alle porte dei centri urbani. Il vantaggio è di potersi insediare in aree già esistenti attraverso il riuso di stabilimenti oggi abbandonati, localizzati in siti potenzialmente strategici per la logistica, in particolare per quella dell’ultimo miglio.
La pandemia ha fatto, inoltre, emergere l’importanza della logistica farmaceutica per quanto riguarda la conservazione dei farmaci e il mantenimento della catena di distribuzione del freddo. Attualmente la logistica distributiva farmaceutica è composta da pochi attori, circa 300 aziende autorizzate, con troppi magazzini disseminati sul territorio con un impatto critico sulle condizioni di stoccaggio, la gestione dei resi, le caratteristiche dei prodotti da trasportare, i trasporti su gomma, la garanzia di tracciabilità dei lotti, la gestione delle scorte e il numero elevato di punti vendita da raggiungere. Il flusso di farmaci che passa attraverso i grossisti coinvolge l’80% del volume movimentato, per cui per ogni regione sarebbe importante poter disporre di un deposito di stoccaggio da cui poi rifornire i depositi minori o direttamente ospedali e farmacie.
Inoltre, lo sviluppo della logistica 4.0 spinge le aziende del settore verso una profonda trasformazione attraverso un processo di integrazione di nuove tecnologie digitali in aree quali lo stoccaggio, la gestione ordini e il trasporto. Sempre di più la logistica si configura come settore di attività industriale funzionale al completamento di erogazione di merci e servizi ai differenti settori industriali nonché alle esigenze delle istituzioni pubbliche.
A partire dall’esperienza sviluppata nell’arco di 40 anni nello sviluppo di aree dedicate all’industria e alla logistica, e forte della collaborazione con aziende di produzione del settore del farmaco, enti di ricerca, associazioni di categoria, sviluppatori di piattaforme logistiche, enti che operano per la promozione e lo sviluppo dell’innovazione, il Consorzio Insediamenti Produttivi ha dato vita al Progetto “LOSA” per realizzare una due diligence per individuare caratteristiche, localizzazione e costi di una piattaforma logistica settoriale dedicata alla logistica della salute.
È nato così lo studio di prefattibilità “LOSA: HUB LOgistico della SAlute” per mettere a sistema un modello logistico distributivo basato sulla concentrazione degli attuali magazzini in unico hub logistico a livello regionale, dove organizzare tutte le attività oggi polverizzate in una molteplicità di depositi periferici, in una logica di accorpamento e gestione centralizzata già utilizzata efficacemente in altri settori.